La prima stanza è come l’ingresso di una casa. La luce, al centro del progetto ‘The Art of Light’, qui diventa un segno quasi grafico, con un profilo luminoso che suggerisce una finestra semi-aperta; un’illuminazione architetturale proveniente dal soffitto inquadra il tavolo al centro della stanza, mentre tutt’intorno una suggestiva penombra dominata dai toni del verde crea un’atmosfera sospesa. A parete, due applique generano nuovamente un segno grafico. L’insieme restituisce una sintesi degli assi principali intorno ai quali, nella mostra – in rapporto dinamico con le opere d’arte contemporanea presenti nelle diverse stanze e con gli arredi di design – è stata concettualizzata la luce. Quella naturale (o la sua simulazione), quella architetturale e quella decorativa vengono articolate in modo mai statico ma variabile, con intensità, direzioni e temperature di colore sempre diverse, creando spazi unici in dialogo con i materiali e le cromie.

The first room is like the entrance to a house. Light, the main theme of ‘The Art of Light’ project, here becomes an almost graphic sign: a glowing outline mimics a semi-open window, architectural lighting from the ceiling projects a frame on the central table, while all around an evocative penumbra, marked by shades of green, conveys a sense of anticipation. Two wall sconces again generate a graphic sign. The whole space encapsulates the key concepts of this exhibition revolving around light, that constantly interacts with the contemporary artworks and the designer furniture on display in the various rooms. With ever-changing intensities, directions and colour temperatures, the set-up of decorative, architectural and natural light (or its simulation) varies dynamically to create unique spaces in tune with materials and colours.